Classe 1977 (come le gambe delle
donne … sua croce e delizia) Max, alias The Tailor, esprime tutta la
passione per questa nobile e antica arte corporea con i suoi tatuaggi. Studia
da grafico pubblicitario e frequenta la Scuola del Fumetto di Milano.
E’ ancora adolescente quando fa la conoscenza di quella che sarà l’icona del
tatuaggio italiano nel mondo, ossia Gian Maurizio Fercioni. Attraverso
quelle mani esperte che tatuano il suo corpo, viene rapito dalla teatralità di
quel momento che evoca l'atmosfera di un antico rito, facendo nascere in lui,
il desiderio di voler appartenere a quel mondo. Grato alla vita per
avergli fatto dono di un ottima capacità di disegno, vede la stessa
allontanarlo dal suo sogno poiché questa, cambia proprio nel momento in cui sta
tentando di dar forma al suo progetto. Ciò nonostante riesce a trasformare
l'ennesima avversità in una rinascita, rendendo concreto infine, quel sogno a
lungo coltivato. Eredita così dalla professione del padre il suo nome e,
facendosi carico di una promessa fattagli, “Questo ragazzo difficile ti
renderà orgoglioso di lui”, sostituisce ago e filo con ago e inchiostro, preparandosi a dar sfogo a tutta la sua visionaria
creatività. Inizia così per lui un lungo e duro percorso facendo la
gavetta negli studi di alcuni suoi amici che, riconoscendogli il talento e la
passione necessaria a intraprendere questo cammino, si offrono di fargli da
maestri, contribuendo significativamente alla sua formazione. Oggi Max
the Tailor è un tatuatore professionista, pronto sempre a migliorarsi e lo
fa realizzando "abiti" su misura di pregiata fattezza, senza mai
dimenticare tutte le persone che l'hanno supportato fino ad ora.